Campagna di smishing INPS in corso sfrutta bot Telegram per rubare dati personali
Nuova campagna di phishing attualmente attiva utilizza il logo e il nome di INPS per indurre le vittime a fornire dati personali e finanziari sensibili.
Nuova campagna di phishing attualmente attiva utilizza il logo e il nome di INPS per indurre le vittime a fornire dati personali e finanziari sensibili.
github phishing telegram 20/11/2024
L’abuso di Telegram come strumento per raccogliere e trasmettere informazioni sensibili sta diventando sempre più comune sia nelle campagne di phishing che in quelle malware. I bot su Telegram, infatti, permettono agli attaccanti di raccogliere in tempo reale i dati sottratti alla vittima tramite una piattaforma di semplice utilizzo e difficile da contrastare.
Il CERT-AGID ha recentemente rilevato una campagna di phishing che si presenta come proveniente da DocuSign, una nota piattaforma per la firma elettronica e la gestione dei documenti. Queste email ingannevoli contengono allegati HTML progettati per rubare le credenziali degli utenti, consentendo ai malintenzionati di accedere ai loro account e alle informazioni sensibili.
Il gruppo criminale dietro a Vidar sta mostrando un forte accanimento in Italia, intensificando le sue operazioni e utilizzando le caselle PEC come canale principale per veicolare i suoi attacchi. Questa strategia si sta dimostrando particolarmente efficace, evidenziando un crescente interesse nello sfruttare le PEC per diffondere malware nel nostro paese.
inps smishing telegram 22/08/2024
È in corso una nuova campagna di smishing ai danni di INPS che mira a sottrarre dati relativi alle carte di credito delle vittime oltre a informazioni personali come nome, cognome e codice fiscale. Le TTP si presentano ben orchestrate e peculiare risulta l’utilizzo di un Bot Telegram con funzione di Command and Control, pratica più comunemente utilizzata nelle operazioni malware.
aruba infocert PEC telegram 10/04/2024
Nella giornata odierna è emersa una campagna di phishing volta all’appropriazione indebita delle credenziali delle Poste Elettroniche Certificate (PEC). Tale operazione fraudolenta si concretizza attraverso l’invio di un’email ingannevole, destinata agli utenti di caselle PEC. Il messaggio avvisa di una presunta richiesta di disattivazione dell’account, da completarsi entro 24 ore, e suggerisce di cliccare su un link fornito nel corpo del messaggio nel caso si ritenga ciò un errore.